ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
La legge quadro numero 104/92 prevede che le persone in situazione di handicap e di gravità abbiano assicurato il diritto all’integrazione sociale e scolastica, attraverso l’adeguamento delle strutture inadatte e delle competenze di tutti alle reali necessità degli alunni; ciò per incentivare tutti i possibili interventi riabilitativi , educativi e di integrazione .
La diversità nella scuola diviene un valore da privilegiare, una specificità della programmazione educativo-didattica. Occorre pertanto inserire in modo attivo il bambino in situazione di handicap o in difficoltà all’interno della classe, tenendo conto della sua patologia e delle sue potenzialità, affinché la sua diversità diventi una risorsa per la società. Nelle classi in cui vi è la presenza di alunni disabili la programmazione educativa dell’intero gruppo classe dovrà tenere conto delle esigenze e delle risorse del bambino, e proporre per tutti strategie didattiche adeguate.
Tutti gli insegnanti (di classe e di sostegno alla classe) devono infatti essere consapevoli che l’integrazione significa dare la possibilità a qualsiasi alunno di “poter fare” in un ambiente che si adegua e si modifica per le varie esigenze.
Per questo gli obiettivi-chiave da perseguire in questa area sono :
v attivare forme diverse di insegnamento/apprendimento per ottenere un cambiamento negli alunni
v creare un percorso individualizzato integrato il più possibile al progetto della classe
v utilizzare metodologie atte a migliorare l’integrazione/inclusione di alunni disabili quali la ricerca di punti di contatto ,l’adattamento o la semplificazione , l’apprendimento cooperativo, l’insegnamento reciproco
v prevedere l’interazione con la famiglia , l’AUSL e il territorio e momenti di continuità con il grado di scuola successivo negli anni-ponte.
In considerazione dell’importanza e del valore che questa Istituzione attribuisce al tema dell’integrazione scolastica, per l’anno 2007/2008, il Collegio dei Docenti ha identificato una specifica funzione strumentale che si occupi della ricerca, raccolta, catalogazione, archiviazione di materiali, sussidi e progetti utili all’integrazione. La funzione strumentale si porrà altresì come referente e “consulente” a favore dei nuovi insegnanti di sostegno e come aiuto nella progettazione del passaggio tra ordini di scuola dei diversamente abili.
Rapporti tra istituzione e operatori AUSL
All’inizio dell’anno scolastico, gli insegnanti predispongono il piano di lavoro individualizzato (P.E.I.) con la collaborazione degli operatori socio-sanitari, tenuto conto delle informazioni provenienti dalle famiglie.Per ogni alunno in situazione di handicap viene stabilito un minimo di tre riunioni all’anno: una all’inizio per stabilire la programmazione; una a metà anno scolastico per un ‘analisi intermedia della situazione ed una a fine anno per un verifica conclusiva.
In particolare, nel primo incontro vengono stabilite le linee fondamentali dell’intervento in modo che le procedure da attivare da entrambe le parti seguano un iter prestabilito di comune accordo. In tale contesto si avrà cura di definire le competenze di ciascuno.
Il P.E.I. stabilisce i tempi e le modalità di intervento per la presa in carico del diversamente abile, cercando di utilizzare tutte le risorse offerte sia dal mondo della scuola, sia da enti ed organizzatori diversi presenti sul territorio.
Il P.E.I. viene predisposto e discusso con la famiglia del bambino in presenza degli operatori in modo che gli interventi siano sempre chiari ed i contatti con la famiglia abbiano come presupposto la condivisione della stessa linea educativa.
Nel corso di ogni riunione insegnanti, operatori e famiglia stabiliscono gli obiettivi da raggiungere a breve termine, nonché le modalità con le quali si intende perseguirli.
Nell’ambito del Protocollo d’Intesa, sottoscritto tra Assessorato alla Istruzione e Cultura, Assessorato alla Sanità e Servizi Sociali, e azienda USL Valle d’Aosta, le situazioni di disagio e di difficoltà vengono prese in carico dalla scuola e dai servizi socio- sanitari per attivare la reciproca collaborazione.Si fa presente che per ogni richiesta di collaborazione con l’equipe socio-sanitaria deve venire un apposito strumento di lavoro, denominato “Diario della segnalazione”.
Gli insegnanti possono altresì richiedere la consulenza ai servizi per problemi relativi la gestione della classe.