Il nostro curricolo plurilingue
IL CURRICOLO PLURILINGUE PER UN’APERTURA SUL MONDO
Il curricolo è il complesso organizzato delle esperienze di apprendimento che una scuola intenzionalmente progetta e realizza per gli alunni al fine di conseguire le mete formative.
Cosa si intende per plurilinguismo?
Con plurilinguismo si intende la compresenza sia di linguaggi di tipo diverso (verbale, gestuale, visivo, multimediale), sia di lingue diverse, sia di varietà linguistiche che esistono all’interno di una stessa lingua (diverse aree geografiche, diversi gruppi sociali, ecc). È l'uso di più lingue da parte di uno stesso individuo.
La conoscenza di più lingue, a prescindere dal grado di competenza, costituisce una libertà supplementare in un mondo aperto ed una necessità nell’attuale contesto europeo. Mentre il multilinguismo può essere considerato proprietà di un dato territorio (cioè, la varietà di lingue che co-esistono in un particolare contesto), il plurilinguismo è proprietà dell’individuo, cioè è l’abilità di usare le lingue per comunicare e partecipare all’interazione culturale, servendosi di vari tipi di competenza in più lingue (o varietà di lingua) ed avendo esperienza di più culture (Council of Europe, 2001). Il plurilinguismo di un individuo è in costante cambiamento proprio perché si presenta diverso nei diversi momenti della vita nella sua essenza molteplice, trasversale e composita. Ma a che serve essere plurilingui? Oltre alla dimensione meramente economico-strumentale della conoscenza linguistica, la competenza plurilingue è il punto di partenza per la partecipazione dei cittadini alla vita sociale e politica delle comunità a cui appartengono: come in una serie di cerchi concentrici, facciamo parte di più livelli di comunità ed il plurilinguismo consente la partecipazione ai processi democratici non solo nel proprio paese a livello locale, regionale e nazionale, ma anche a quelli che possiamo realizzare assieme ad altri europei appartenenti ad altre aree linguistiche (Beacco e Byram, 2003), ivi compresi gli immigrati. Il plurilinguismo sostiene l’esercizio della cittadinanza attiva, facilita una maggiore comprensione dei repertori plurilingui degli altri cittadini ed il rispetto dei loro diritti (linguistici e non), e costituisce un elemento chiave nella promozione della "cultura positiva dell’antirazzismo" e dell’educazione alla pace (Starkey, 2002).
Nei sistemi educativi europei, il primo ciclo di istruzione, tra cui la scuola primaria, focalizza l’attenzione sullo sviluppo di competenze alfabetiche funzionali (literacy), sull’imparare a “leggere, scrivere e far di conto”, sul rendere gli alunni consapevoli delle funzioni, delle potenzialità e dei vincoli della parola scritta per ciò che concerne sia la costruzione delle conoscenze sia il successo formativo, la cittadinanza attiva, la valorizzazione delle culture e, più in generale, la realizzazione personale.
Educare alla scrittura (e non solo semplicemente da un punto di vista ortografico) è un punto cardine dell’istruzione e dell’educazione (e non solo come parte dei diritti all’educazione linguistica). Tuttavia, le esperienze proposte dalla scuola primaria non devono limitarsi a questo.
In questo grado di scuola, è auspicabile e ragionevole che i profili in uscita in termini di competenze plurilingui e interculturali, siano definiti per la scuola primaria in modo che il passaggio (spesso difficile) ai successivi cicli di scolarizzazione avvenga nelle migliori condizioni possibili.
Per far ciò è importante focalizzare l’attenzione su alcuni principi che si basino su un’educazione di qualità:
- garantire una valutazione delle capacità linguistiche e interculturali degli allievi;
- la valutazione non deve riguardare solo le conoscenze linguistiche e culturali formali, ma anche i saperi e i saper fare linguistici e interculturali in relazione sia con gli apprendimenti scolastici nella loro diversità sia con gli usi sociali extrascolastici;
- identificare le competenze linguistiche e interculturali messe in atto nella costruzione delle conoscenze e dei saperi nelle diverse discipline;
- mettere in relazione il linguaggio/i linguaggi di scolarizzazione e le altre lingue presenti nella scuola;
- assumere forme e modalità diversificate: valutazione periodica e continua, autovalutazione, prove/test, portfolio e dossier.
Nel dominio dell’educazione plurilingue, la dimensione interculturale (che prende in considerazione gli atteggiamenti assunti dagli allievi) è di difficile valutazione, soprattutto attraverso test e prove formali. Si auspica quindi che questa consapevolezza e questa percezione della diversità tra le culture si promuova sin dalla scuola dell’infanzia.
Attraverso il curricolo plurilingue, si vogliono proporre a partire dalla scuola dell’infanzia, delle esperienze didattiche tali da favorire contatti intra ed interculturali, da generare la consapevolezza di stereotipi e pregiudizi e da promuovere una migliore comprensione e un migliore riconoscimento della diversità culturale, a cominciare dalle culture presenti nella scuola e nel suo ambiente.
Queste esperienze e questi incontri si inseriscono nei “normali” programmi scolastici (studio dell’ambiente, conoscenza della storia, educazione artistica e musicale) e devono essere documentati.
È fondamentale, a livello primario, in particolare per gli alunni che provengono da ambienti svantaggiati o le cui lingue di comunicazione familiare non sono la lingua principale di scolarizzazione, che le capacità di espressione e di interazione orali non siano in alcun modo trascurate, ma che siano continuamente sviluppate in stretta relazione con il lavoro svolto sulla parola scritta e sui testi scritti, senza che questi ultimi diventino modelli del parlato scolastico.
Finalità dell’educazione plurilingue
Le due lingue di scolarizzazione (italiano e francese) sono utilizzate in alternanza nell'insegnamento/apprendimento di tutte le discipline.
La lingua inglese è introdotta come materia e, eventualmente, in parallelo, come lingua per l'insegnamento parziale di una disciplina (CLIL). L’alternanza dell’uso delle lingue è pensata per favorire la libertà linguistica e la flessibilità cognitiva degli apprendenti. L'insegnamento integrato delle lingue e delle discipline è in sintonia con il progetto professionale e di vita degli studenti e può offrire loro altre occasioni per ampliare il loro repertorio linguistico e culturale.
Accanto alle tre lingue principali, troviamo tutti i dialetti ed anche altre lingue europee e non presenti nel contesto classe. Tutto ciò costituisce una ricchezza culturale e linguistica che va valorizzata attraverso l’educazione plurilingue.
Alla fine del ciclo, gli apprendenti dispongono di buone – o molto buone – basi asimmetriche in tre codici (ed in tre culture) ai fini dell'apprendimento delle discipline e, nei domini disciplinari, una capacità molto flessibile di passaggio da una lingua all'altra.
Obiettivi
- competenze comunicative: saper partecipare a una molteplicità di forme di comunicazione.
- competenze conoscitive: saper costruire conoscenze relative al mondo circostante e interno.
- competenze metodologico-operative: saper agire e sperimentare modi di fare e operare.
- competenze relazionali: saper costruire la propria identità e relazionarsi con se stessi e gli altri.
Competenza plurilingue
Tenendo conto delle quattro dimensioni di competenze generali (produzione scritta, produzione orale, comprensione scritta, comprensione orale), la competenza plurilingue comprende:
- tutta la gamma di lingue, di varianti e di risorse linguistiche che ogni persona possiede anche se con livelli diversi di competenza d’uso;
- capacità di mettere in gioco i propri repertori linguistici;
- consapevolezza della propria competenza plurilingue e capacità di trasferire abilità, strategie e conoscenze da una lingua all’altra;
- consapevolezza su come si imparano le lingue;
- consapevolezza del carattere dinamico del proprio essere parlanti plurilingui;
- rispetto per il plurilinguismo degli altri e per le diverse lingue;
- rispetto per le culture altrui, anche molto diverse dalla propria;
- consapevolezza che lo sviluppo di una competenza plurilingue permette alla persona di partecipare alla vita democratica delle nostre società plurilingui e pluriculturali.
Curricolo plurilingue
(Quadro di Riferimento per gli Approcci Plurali alle Lingue e alle Culture)
Nuclei fondanti
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SCUOLA DELL’INFANZIA
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CLASSI PRIMA E SECONDA
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CLASSI TERZA-QUARTA-QUINTA
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Attività, progetti e strumenti
Fleurs des langues, arbre des langues, biographie linguistique (Portfolio primaire), laboratoire interculturel, Concours Cerlogne, manuels de grammaire, laboratoire de théâtre, jeu du mime, loto sonore, jeux de doigts, arts visuels, jeux d’images, devinettes, kamishibaï, marotte, mascotte, intervention des parents en classe, routines plurilingues, boîtes à histoires, albums plurilingues, activités en groupes…